L’associazione “Lievito” onlus è nata dall’esperienza messa in atto dal settembre 1998 da un gruppo di laici giovani e adulti e una religiosa appartenente alla comunità delle suore di Carità.
La sua storia prende avvio da diverse esperienze di volontariato ed impegno vissute da un piccolo gruppo di persone residenti nel quartiere S. Filippo Neri (ex ZEN) nell’ambito della omonima parrocchia. Tali esperienze si sono incontrate e sviluppate nel tempo ponendo le basi per una presa di coscienza e responsabilità condivisa nei confronti del proprio territorio
Il cammino è passato attraverso momenti di formazione, di animazione territoriale, di incontri con la gente rielaborando il modo di guardare il quartiere S. Filippo Neri di Palermo al quale si apparteneva solo territorialmente. Questo percorso si è attivato anche grazie al confronto con giovani provenienti da altre parti d’Italia, accolti presso le suore di carità, per uno scambio culturale e una formazione al servizio.
Il 27 gennaio 2003 nasce l’associazione con l’intento di vivere responsabilmente l’appartenenza al quartiere, per mantenersi in un costante cammino formativo, per darsi un volto, un nome, una visibilità.
Il logo con la scelta del nome dell’associazione esprime lo stile che si vuole adottare prendendo come riferimento il passo del Vangelo di Luca che dice “Il Regno dei cieli è simile al lievito che una donna ha preso e impastato con tre grosse misure di farina. Allora il lievito fa fermentare tutta la pasta” (13,20-21). L’immagine del lievito esprime il desiderio di essere una proposta di impegno concreto ponendoci come mezzo di trasformazione dell’esistente, a partire dall’interno del territorio stesso. L’associazione ha quindi una chiara identità cristiana e vuole essere strumento di annuncio evangelico. Nel medesimo tempo essa si rivolge ad ogni persona senza esclusione alcuna di religione, cultura, condizione sociale e nazionalità.
I soci fondatori sono undici e vogliono interrogarsi in prima persona per non restare indifferenti alla situazione che hanno di fronte agli occhi, ossia quella di un territorio degradato e marginalizzato.
Nel corso degli anni il numero dei membri è aumentato; a questi si aggiungono, nell’espletamento delle attività, diversi volontari che, pur non facendo giuridicamente parte dell’associazione, vi collaborano attivamente da diversi anni.
Quello che ci accomuna oggi come allora è il desiderio di condivisione, di metterci in gioco per il bene comune, di crescere insieme nelle gioie e nelle fatiche, non tralasciando ciò che realmente è importante nella vita di tutti i giorni, senza pretendere chissà quali risultati, ma con l’intento di essere semplicemente testimoni di Speranza e di cambiamento.
Lo scopo dell’associazione – attraverso lo svolgimento di attività nel settore dell’animazione socio-culturale e della formazione – è essere all’interno del quartiere stesso uno stimolo alla voglia di cambiamento, di riscatto, di dignità che ogni uomo porta in sé, aspirazioni che a causa del vissuto di emarginazione il più delle volte gli abitanti del quartiere non riescono ad esprimere. Il pensiero che sottende alle strategie ed azioni dell’associazione si fonda sulla promozione dell’individuo e sull’empowerment di comunità; la riscoperta delle risorse personali e comunitarie, la scelta dell’impegno nei confronti del proprio contesto, la cittadinanza attiva ed il reale esercizio dei diritti sociali e civili sono tra gli strumenti più idonei per il riscatto e la riqualificazione di un territorio. Un processo trasformativo che parte dal basso, ossia dagli stessi abitanti.
L’associazione opera a favore di minori, giovani e famiglie ed è orientata al perseguimento di un percorso di prevenzione del disagio e di promozione della persona.